Mutui per Protestati – Guida

Ottenere i mutui per protestati non è semplice.  Il protestato non può nascondere la sua posizione creditizia, perché con nome e cognome le banche possono consultare direttamente il registro della CRIF, scoprendo così i motivi del protesto.

I mutui, così come le carte di credito revolving e i prestiti personali, sono fuori dalla portata di un protestato. Una soluzione, però, può arrivare dal lavoro del cattivo pagatore. Se questi è un dipendente a tempo indeterminato, può trovare società finanziarie e istituti di credito disposti comunque a offrire un mutuo a tassi decisamente onerosi rispetto alla media del mercato del credito.

I dipendenti a tempo indeterminato sono in grado di offrire un reddito continuativo dimostrabile, una garanzia che le banche non si lasciano sfuggire. Se siete protestati, ma avete uno stipendio fisso, banche e società vi daranno un mutuo con la cessione del quinto. Invece di pagare voi le rate con bonifici, oppure tramite conto corrente, sarà l’azienda a prelevare un quinto dello stipendio per pagare la rata mensile, dando a voi quello che resta quando ritirate la busta paga.

Il fatto che sia l’azienda a pagare è una garanzia ulteriore, il denaro non passa dalle vostre mani e l’azienda non ha motivi per incorrere in cause legali con la banca per voi. Trovare istituti di credito che accettino questa possibilità è difficile, molte filiali, però, vi permettono di chiedere un preventivo gratuito e senza impegno direttamente dai loro siti.

Un modulo vi chiederà di inserire i vostri anni di servizio, la vostra retribuzione netta e se avete subìto già dei protesti, dandovi l’importo erogabile. Se non volete pagare un tasso di interesse salato, dovete riabilitare il vostro nome pagando i debiti precedenti e avviando la pratica alla CRIF, la procedura dura 18 mesi.